Il mio studio
Il mio studio si trova in una città bellissima di origine preromana chiamata Conversano in provincia di Bari a soli pochi minuti da un mare splendido.
Un luogo silenzioso, riservato e luminoso dove poter ritrovare se stessi.
Ricevo in presenza conducendo sessioni individuali, di coppia e di gruppo.
In ogni percorso che conduco integro la meditazione come più grande risorsa e forma di autoconsapevolezza.
'L’amore nel senso della ‘concupiscentia’ è la più infallibile dimensione dinamica che porta l’inconscio alla luce.'
C. G. Jung
Maieutica è il nome che ho voluto dare al mio Studio Professionale o meglio, che ho preso in prestito per spiegare come intendo il mio lavoro. Una parola-cardine della nostra cultura, filosofica e non solo.
La maieutica è il nome del cosiddetto ‘metodo socratico’, ossia il metodo dialogico con cui Socrate, secondo quanto riportato da Platone, portava il suo interlocutore a giungere a una verità in maniera autentica - semplicemente aiutandolo a partorirla. Per la verità, questa parola viene usata solo una volta da Platone, nel Teeto; ciononostante ha avuto un successo colossale, e il modus operandi di Socrate, anche negli altri Dialoghi, resta sostanzialmente lo stesso.
Secondo Socrate, l’ispirazione di questo metodo era stata sua madre Fenarete, una levatrice: così come la levatrice non crea né impone nulla, ma soltanto aiuta la madre a far nascere il bambino, così nel suo ruolo di filosofo Socrate sceglie di non scodellare il suo punto di vista o una sua verità alla persona con cui sta parlando. Attraverso una serie di domande stringenti e scomode, portando a riflettere sulla portata di concetti dati per scontati e sulle contraddizioni che serbiamo o sulle convinzioni infondate che abbiamo, la maieutica permette di eliminare il troppo e il vano da ciò che si pensa; e infine permette di giungere a un nocciolo, che se anche non è mai definitivo o assoluto, rappresenta un punto nostro, coerente con le nostre credenze e valori autentici.
Sintetizzando, con il termine "maieutica" ho voluto descrivere quel processo dell'accompagnamento nella relazione di aiuto che potenzialmente può portare chi lo intraprende a ciò che Jung definiva "Processo di Individuazione".